L’essere umano: il magnifico, di fronte al quale Dio si piega!
Credono che l’essere umano possa trattare più o meno alla pari con Dio, anzi, che Dio sia, in qualche misura, al nostro servizio.
Credono che l’essere umano abbia diritto, possa pretendere da Dio, il Suo intervento e benedizioni, che l’essere umano possa vantare dei meriti presso di Lui e riceverne la “dovuta retribuzione”.
Credono che Dio “non possa nulla” contro la libertà e le decisioni umane, decisioni e volontà che Egli sempre rispetterebbe, che Egli si debba piegare alle decisioni umane, che Egli possa essere frustrato nei Suoi propositi, limitato (o auto-limitante “in ossequio” alla libertà umana) nel Suo potere.
Credono che Dio offra la salvezza all’essere umano e che faccia di tutto per salvarlo ma che, di fronte al rifiuto di alcuni o di molti, Egli non possa che “allargare le braccia” deluso ed impotente. Credono che, al massimo, Dio possa “aiutare” o incoraggiare la scelta umana di accogliere il Salvatore Gesù Cristo, ma nulla di più, che Dio – bontà Sua – subentri solo quando, per qualche motivo, uno “non ce la fa” da solo ad arrivare alla salvezza…
Quanto è grande, Dio drebbe, la dignità, la libertà, la nobiltà dell’essere umano! Non era forse Dio ammirato, estasiato, quasi intimidito, dalla bellezza e grandezza dell’essere umano, dopo averlo creato? Un tale “miracolo di perfezione” non può certo essere più toccato da Dio anche quando cade nel peccato e …purtroppo “si caccia nei guai! Allora Dio, nel Suo “amore” fa di tutto per ricuperarlo, per ristabilirlo, è disposto (visto che l’essere umano è così “grande”, nobile ed importante) fino a far morire in croce Suo Figlio. “Se Dio è stato disposto a tanto”, dicono, “l’essere umano proprio dev’essere gran cosa”! [riproduco qui certi ragionamenti che comunemente si sentono].
Dio è pronto, così, sempre a “perdonarlo” e gli dona “la possibilità” della riabilitazione. Qui “i nostri” si distinguono, i primi propongono una via di salvezza per la quale l’essere umano deve “arrancare”, operando e meritando, salvo ricevere aiuti e raccomandazioni… I secondi credono che la via della salvezza sia molto facile, “basta dire di sì a Cristo”, dire una preghierina di accettazione. “Accettalo come Salvatore”, …poi “eventualmente”, diventerà tuo Signore!. I terzi, invece, che più di tutti credono alla dignità, autonomia e libertà umana, invece, sono molto più generosi… Dio, “nel suo amore” salva tutti indistintamente, la Sua grazia è universale. “Se proprio” uno si ostina a respingerla, va beh, in quel caso ne resterà fuori, ma …alla fine salverà anche lui! Tutti insieme appassionatamente!
Il “Calvinismo” nemico numero uno dell’essere umano!
Come osano parlare di “sola scrittura”, quando possiamo avvalerci di altre eminenti espressioni del pensiero umano, persino più interessanti e meglio organizzate?
Come osano parlare di “solo Cristo” quando cosi tanto possiamo fare noi stessi o altre figure religiose umane? Come osano parlare di “sola fede” quando “ben dobbiamo operare noi stessi”? Come osano parlare di “sola grazia”? Sarebbe insultante per i “meriti umani”? Come osano parlare di “solo a Dio la gloria”? E la gloria dell’uomo e della donna, dove la mettiamo?
Il “Calvinismo“, così, diventa “un intollerabile attentato alla grandezza e alla dignità umana!”, il “nemico dell’umanità” per eccellenza! A che cosa potrebbe portare se non …a “bruciare Serveto”? Questo è ciò che ripetutamente si sente oggi in giro.
Soltanto umanismo!
Ignoranti della storia del cristianesimo, tutto quanto abbiamo descritto non è altro che arminianesimo e pelagianesimo, ben note eresie che oggi sono spacciate per “ortodossia”. Conoscere la storia non è importante, dicono, e certamente “conviene” che i credenti rimangano ignoranti e “bevano” tutto ciò che loro vogliono dar loro da bere!
Giustamente oggi si dice che stiamo vivendo il periodo della “cattività arminiano-pelagiana” della chiesa, per la quale “i Calvinisti” sono considerati radicali eretici e gli Arminiani/Pelagiani come ortodossi.
Scrolliamoci di dosso il giogo umanista!
Se questo è Calvinismo, com’è vero che il Calvinismo sostiene le prerogative di Dio e considera l’essere umano per quello che biblicamente è rivelato d’essere, allora siamo fieri di essere chiamati “Calvinisti”, almeno Calvino onorava Dio e tutti quelli che abbiamo ora descritto lo disonorano, si prendono gioco di Lui, o comunque dipingono un immagine di Dio a proprio uso e consumo. Il loro non è il Dio di Abraamo, Isacco e Giacobbe e dei profeti, il Dio di Gesù Cristo, il Dio di Paolo, Pietro, Giovanni e gli altri Suoi apostoli. Il loro è un falso dio, un idolo.Noi che intendiamo rimanere fedele alla concezione biblica di Dio e dell’essere umano abbiamo la prerogativa (questa sì) di dire la verità. Molti hanno paura della parola “Calvinista”, essa, però, semplicemente afferma l’Evangelo in modo sintetico e immediatamente comprensibile. I cinque “sola” del Protestantesimo storico ed i cinque punti della soteriologia calvinista possono essere contati con le nostre mani e le nostre dita, così da non dimenticarceli. E’ importante che i cinque più cinque punti siano compresi e creduti. Se se ne abbandona uno, tutti gli altri ne rimangono commpromessi.
“La dottrina della giustificazione stessa, come predicata da un Arminiano, non è altro che la dottrina della salvezza per opere…”.
“La vecchia verità predicata da Calvino, predicata da Agostino, predicata da Paolo, è pure la verità che io debbo predicare oggi, altrimenti non sarei onesto con la mia coscienza e con Dio. Non ho alcun diritto a plasmare la verità a mio piacimento. Non posso e non voglio limare i lati taglienti di una dottrina. L’Evangelo di John Knox è il mio Evangelo. L’Evangelo che tuonava un tempo in Scozia deve risuonare pure oggi ancora in Inghilterra”.
“Un uomo non viene salvato contro la sua volontà, ma è reso volenteroso dall’opera dello Spirito Santo. Una potente grazia alla quale egli non vuole resistere, entra nell’uomo, lo disarma, fa di lui una nuova creatura, ed egli viene salvato” (Sermoni, Vol. 10, p.309).